Un grande numero di lavoratori ha orari di lavoro atipici, ad esempio lavori a tempo parziale o nel solo week-end, orari straordinari e lavori a turni e notturni.

E secondo alcuni dati di monitoraggio della situazione in 27 paesi della Fondazione europea di Dublino, i turnisti risultano oltre il 35% dei lavoratori nel comparto sanitario, il 30% di chi presta la propria attività in alberghi e ristoranti o il 24% di chi opera nei trasporti e nelle telecomunicazioni.

In considerazione dell’alto numero di lavoratori impegnati nel lavoro a turni è importante capire quale possa essere l’impatto e le problematiche delle anomalie orarie lavorative in rapporto al genere e all’età dei lavoratori.